“Premio cultura della Pace”, ecco i candidati
Pubblicato il 7 dicembre 2020 • Comune
Si tratta di “Blob, di tutto di più”, programma TV; Daria Bonfietti (sorella di Alberto, che morì il 27 giugno 1980 nel disastro aereo noto come strage di Ustica); Ilaria Cucchi e Pietro Schirone (protagonisti della conosciuta vicenda di Stefano Cucchi); Vito Alfieri Fontana (prima titolare di un’azienda che produceva armi, che poi si è “convertito”) e Don Gino Rigoldi, (membro di numerose commissioni regionali e comunali che si occupano di minori e tossicodipendenza).
Il Comitato Scientifico ha individuato questi candidati al Premio Nazionale "Cultura della Pace-Città di Sansepolcro" XV Edizione, proseguendo il tema affrontato nella precedente edizione che fu dedicata alla guerra e alle sue metodologie. Alla presentazione hanno presieduto il sindaco Mauro Cornioli, l’assessore alla Cultura Gabriele Marconcini e il presidente dell’associazione “Cultura della pace” Leonardo Magnani.
“L'informazione televisiva, infatti, può essere data in modo tale da giustificare atti violenti in un conflitto o riuscire, al contrario, a condannarli e marginalizzarli – spiega Leonardo Magnani, presidente dell’associazione “Cultura della Pace” - La ricerca della verità quale prima vittima della guerra, la legalità come cessazione durante un conflitto armato, l'impegno nel sociale e il recupero necessari durante e subito dopo la violenza attuata. Tutto questo deve essere il nostro impegno e come associazione stiamo mettendo insieme tante piccolo tessere per realizzare un mosaico che promuova la civiltà, la pace, la condivisione. Il Comitato Tecnico si riunirà il prossimo mese per decidere ufficialmente il vincitore del Premio”.
“I nominativi dei candidati – commenta Gabriele Marconcini, assessore alla Cultura - sono il risultato di un profondo lavoro di ricerca che il Comitato Scientifico dell’Associazione Cultura della Pace ha condotto, con l’intento di far emergere alcune importanti dinamiche che si legano al tema della guerra. Riflettendo sui filoni proposti, risulta piuttosto evidente che talvolta, seppur in maniera inconsapevole, anche tutti noi, nell’ambito delle attività e delle scelte che compiamo quotidianamente, possiamo esercitare un’azione che può, a seconda dei casi, contribuire ad alimentare o ad attenuare i conflitti che continuano a flagellare il mondo”.
Il Premio, organizzato dall’associazione “Cultura della Pace” con il sostegno del Comune di Sansepolcro, ha ottenuto negli anni gli Alti Patrocini del Parlamento Europeo, della Presidenza della Repubblica Italiana, del Senato della Repubblica Italiana, della Camera dei Deputati, della Regione Toscana e dell'Ufficio Scolastico Regionale della Toscana - Ambito Territoriale della Provincia di Arezzo.
Ma il Premio non è l’unica iniziativa dell’associazione in questo periodo. E’ stato presentato anche il calendario dal titolo "Un posto fisso - Sansepolcro 2021”. E’ dedicato alle arti e mestieri di Sansepolcro che hanno contribuito a creare un tessuto sociale di rilievo per dare vita ad una comunità e una cultura di pace. La distribuzione permetterà di aiutare famiglie bisognose con bambini del Borgo. Il calendario, con foto di Riccardo Lorenzi, è stato realizzato grazie alla collaborazione degli studenti dell'Istituto Professionale "Buitoni" di Sansepolcro e dell'Istituto d'istruzione superiore "Liceo Città di Piero". Simbolo del calendario è una sedia bianca “addobbata” con le firme di tutti i ragazzi e degli artisti, a cui oggi si sono aggiunte le firme del sindaco e dell’assessore. Sulla prima pagina del calendario è presente un QR Code che, dall’11 dicembre, tramite cellulare mostrerà un filmato relativo al backstage della preparazione del calendario.
Infine è stata organizzata per l’11 e 18 dicembre una cena da asporto il cui ricavato sarà devoluto in beneficenza, curata dal ristorante "Il Fiorentino" al costo di € 20.
“Il concetto della pace deve essere concretizzato ogni giorno e il nostro impegno di amministrazione comunale è proprio quello di sensibilizzare la cittadinanza, soprattutto i nostri ragazzi, affinché siano testimoni di pace nel vivere quotidiano – ha commentato il sindaco – Ringrazio quindi l’associazione, il suo presidente Leonardo Magnani e Riccardo Lorenzi che è sempre impegnato per dare un proprio contributo”.
Focus sui candidati del Premio:
- “Blob, di tutto di più”, o più semplicemente Blob, è un programma televisivo italiano di genere satirico, ideato da Enrico Ghezzi. In onda dal 1989, è uno dei programmi più longevi di Rai 3. Le trasmissioni sono iniziate il 17 aprile 1989. Il programma è ideato e realizzato quotidianamente da Paolo Luciani, Pino Roggero, Franco Roselli, Cristiana Turchetti, Paolo Papo, Daniel Franchina, Gianfranco Fiore, Sabrina Barletta, Antonella Rucci, Elena Vecchia, Lino Sciorilli, Fabio Masi, Vittorio Manigrasso, Simona Buonaiuto, Sara Cipriani. Il 17 aprile 2019 Blob ha compiuto 30 anni e ha festeggiato l'importante traguardo delle 9268 puntate. Attualmente gli autori del programma sono Enrico Ghezzi e Paolo Papo in collaborazione con Paolo Luciani, Sabrina Barletta, Sara Cipriani, Fabio Masi, Elena Vecchia, Pino Roggero, Daniel Franchina, Simona Buonaiuto, Antonella Rucci, Cristiana Turchetti, Vittorio Manigrasso, Gianfranco Fiore, Fulvio Baglivi, Gaetano Caprio, Francesca Lari, Antonella Famà. Il produttore esecutivo è Sabrina Barletta. Blob è riuscito a mettere insieme immagini e significati, significanti e messaggi attraverso ciò che fa vedere la televisione, tra finzione e realtà, raccontando in modo unico e quindi autentico, la realtà e con particolare attenzione, la guerra e la violenza della vita quotidiana.
- Daria Bonfietti, sorella di Alberto, che morì il 27 giugno 1980 nel disastro aereo noto come strage di Ustica; nel 1988 è stata cofondatrice dell'associazione dei parenti delle vittime della sciagura (finalizzata a perseguire l'accertamento delle relative verità e responsabilità), di cui è anche presidente.
- Ilaria Cucchi e Pietro Schirone, sono i protagonisti della conosciuta vicenda di Stefano Cucchi, giovane arrestato e ucciso in una caserma. Ilaria Cucchi ha ostinatamente ricercato la verità, andando spesso contro muri di omertà e di silenzi compiacenti. Pietro Schirone è un carabiniere scelto che dall’inizio della vicenda, e più volte, ha sempre testimoniato la sua certezza delle angherie sofferte da Stefano Cucchi. Tutto questo ha permesso di raggiungere una verità, anche processuale, che ha consentito l’accertamento dei fatti.
- Vito Alfieri Fontana, titolare di un’azienda che produceva armi, si è “convertito” dopo un incontro sulla pace voluto da don Tonino Bello. Ha quindi venduto l’azienda e per 17 anni si è dedicato a bonificare il mondo dai “frutti maledetti” che aveva seminato. Qualche anno fa la storia di Vito Alfieri Fontana è diventata un documentario dal titolo Il successore.
- Don Gino Rigoldi, è membro di numerose commissioni regionali e comunali che si occupano di minori e tossicodipendenza. E’ parroco del Carcere minorile “Beccaria” di Milano. Dal 1999 si occupa anche di organizzare e guidare "Le Case del Sorriso" in Romania, fondando l'associazione Bir - Bambini in Romania in aiuto ai bambini a rischio d'abbandono e di aiutare i giovani rumeni vissuti negli istituti, per l'inserimento nel mondo del lavoro. Ha ricevuto l'onorificenza di cittadino benemerito del Comune di Milano e di Cavaliere della Repubblica. Nel maggio del 2007 ha pubblicato Il male minore. Devianza giovanile, un problema per tutti, un libro che affronta il problema del disagio giovanile secondo la sua esperienza personale.