Comunicazione non ostile, Sansepolcro tiene alta la bandiera

Pubblicato il 12 dicembre 2020 • Comune

 

 

La giunta di Sansepolcro ha approvato ieri all’unanimità l’adesione del Comune al “Manifesto della comunicazione non ostile”. Si tratta di una Carta che elenca i dieci princìpi utili a migliorare lo stile e il comportamento di chi sta in Rete. E’ quindi un impegno di responsabilità condivisa e intende favorire comportamenti rispettosi e civili.

 

L’iniziativa è partita dall’assessore Catia Del Furia, anche presidente della Commissione Pari Opportunità, che da tempo lavora sul fronte del corretto uso delle parole e dell’educazione al linguaggio nel segno del rispetto dell’altro. L’adesione alle “Parole O Stili” è quindi la conclusione di un percorso che in questi 5 anni di legislatura ha portato a numerose iniziative e all’impegno costante su tematiche di genere, ma non solo. “Penso per esempio al bullismo, alla violenza, a tutte le situazioni che la Rete purtroppo facilita, perché le persone dietro ad uno schermo si sentono più forti e possono fare molto male con le parole – spiega l’assessore Del Furia – Ringrazio CasermArcheologica che ha organizzato due eventi nei prossimi giorni, uno per le scuole e uno per la cittadinanza, con il contributo nostro e della Regione Toscana e nell’ambito della rete RE.A.DY”.

I due incontri saranno condotti da Barbara Laura Alaimo, pedagogista. Il primo è in programma giovedì 17 dicembre per gli studenti del Liceo “Città di Piero”. Il secondo, in modalità online, sarà sabato 19 dicembre dalle 11,15 alle 13 (aperto a tutti). E’ possibile iscriversi mandando una mail a casermarcheologica@gmail.com.

Il progetto coinvolge 120 studenti del Liceo “Città di Piero”, oltre ad insegnanti e a tutti coloro che sono sensibili al contrasto di ogni forma di linguaggio d'odio.

Si ricordano i 10 punti del Manifesto:

Virtuale è reale – Dico e scrivo in rete solo cose che ho il coraggio di dire di persona                                                                              Si è ciò che si comunica – Le parole che scelgo raccontano la persona che sono: mi rappresentano

Le parole danno forma al pensiero – Mi prendo tutto il tempo necessario a esprimere al meglio quello che penso

Prima di parlare bisogna ascoltare – Nessuno ha sempre ragione, neanche io. Ascolto con onestà e apertura

Le parole sono un ponte – Scelgo le parole per comprendere, farmi capire, avvicinarmi agli altri

Le parole hanno conseguenze – So che ogni mia parola può avere conseguenze, piccole o grandi

Condividere è una mia responsabilità – Condivido testi e immagini solo dopo averli letti, valutati e compresi

Le idee si possono discutereLe persone si devono rispettare – Non trasformo chi sostiene opinioni che non condivido in un nemico da annientare.

Gli insulti non sono argomenti – Non accetto insulti e aggressività, nemmeno a favore della mia tesi.

Anche il silenzio comunica – Quando la scelta migliore è tacere, taccio