“Ti racconto una storia”, al via a Sansepolcro la rassegna teatrale per famiglie

Pubblicato il 31 gennaio 2020 • Cultura

A partire dal 9 febbraio, tre spettacoli domenicali per bambini e famiglie al Teatro alla Misericordia

Da quest'anno il Comune di Sansepolcro in collaborazione con Fondazione Toscana e UniCoop Firenze promuove una rassegna teatrale rivolta alle famiglie biturgensi, per avvicinare i bambini e i giovani al teatro in modo divertente e coinvolgente e dare la possibilità a grandi e piccoli di partecipare insieme a un momento culturale e di svago.

La rassegna, intitolata "Ti racconto una storia", vedrà tre appuntamenti domenicali in scena al Teatro alla Misericordia. L'inizio degli spettacoli è previsto per le ore 16:00. Il costo dei biglietti è di 2 euro sia per gli adulti che per i ragazzi (dal terzo figlio l'ingresso è gratuito).

Le prevendite verranno effettuate sempre presso la Biblioteca comunale a partire dal lunedì precedente allo spettacolo. I biglietti potranno anche essere prenotati allo 0575-732219 e ritirati il giorno della rappresentazione presso il botteghino del teatro dalle ore 15:00.

Gli spettacoli

Domenica 9 febbraio – Mignolina Rap

Mignolina Rap è uno spettacolo fatto di canzoni, musica e tanti meravigliosi pupazzi in gommapiuma che animeranno questa divertente versione della Mignolina di H. C. Andersen. Uno spettacolo suggestivo e affascinante che ha una forte implicazione ambientale: Mignolina nasce da un tulipano e attraversa un mondo fatto di piccole o grandi avventure, fatto soprattutto di animali, quali rospi, farfalle, maggiolini, topolini, talpe e pesci rossi, che aiuteranno la protagonista a superare le difficoltà del suo cammino. Lo spettacolo, infatti, affronta anche la problematica dei rifiuti, della grave situazione di degrado della natura che oggi ci circonda: tutte difficoltà che la protagonista riuscirà a superare attraverso il rapporto tenerissimo con una rondine che, grazie all’amore di Mignolina, si risveglierà da una morte apparente. Insieme troveranno la forza di superare le insidie della vita.

Età consigliata: 3-7 anni

 

Domenica 1 marzo – Becco di Rame

E’ una bella giornata d'estate e Gisella, la contadina, torna dal mercato con una bella sorpresa per il marito Alfredo: un morbido pulcino di oca, al quale da il nome Ottorino. Nella fattoria il pulcino inizia la sua scoperta del mondo dove incontra tanti nuovi amici: i pulcini e le galline, il riccio Pepper, la rana Croc e i due maialini thailandesi Ging e Seng, quest'ultimi gli vogliono così tanto bene che non avendo figli, decidono persino di adottarlo. Nonostante le evidenti differenze, lo allevano come un proprio figlio, insegnandoli a nuotare e a volare, e più che altro a vincere la paura! Visto che Mamma Ging è anche un ottima cuoca, durante l’autunno Ottorino cresce fino a diventare una bella oca di 8 chili. Arriva così l’inverno e Ottorino, ormai diventato grande, va ogni sera a dormire nel pollaio insieme a tutti i suoi amici, ma in una fredda e buia notte ricevono una visita da un ospite inaspettato, una volpe molto affamata.

Età consigliata: 3-10 anni

 

Domenica 5 aprile – Il Brutto Anatroccolo

Ci troviamo nel giardino delle uova pensierose e due strani personaggi hanno il compito di accudirle; infatti, sono delle uova particolari: custodiscono i sogni e le speranze di tutti gli uomini. Poi un giorno, le uova si schiudono e nasce un goffo pulcino; lui è diverso dagli altri e per questo rifiutato da tutti, tanto che decide di fuggire. Durante il viaggio, affronterà mille e mille peripezie, incontrando molti personaggi che lo aiuteranno e… altri che lo ostacoleranno. Lo spettacolo, ispirato alla fiaba di Hans Christian Andersen, è una rivisitazione con le tecniche del teatro di figura che attua un percorso sulla parità e che vuole insegnare ai ragazzi l’accettazione di sé, la meravigliosa avventura della crescita e la necessità di sognare e sperare; un modo per raccontare le diversità e le varie tappe della vita, attraverso la crescita, l’accettazione di sé stessi e la scoperta dei propri talenti. L’uso dei pupazzi, la narrazione e la freschezza dell’interpretazione, condurranno i piccoli spettatori all’interno di una storia dolce e divertente al tempo stesso, una fiaba che parla tanto al pubblico delle famiglie, quanto a quello delle scuole, dato lo spessore pedagogico della trama. Il testo è stato scritto in seguito agli incontri e ai laboratori tra gli artisti e gli alunni delle scuole coinvolti in un progetto sugli stereotipi di genere.

Età consigliata: 4-11 anni

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