“Riaprire la scuola è una priorità, ma se il Governo non indica i parametri è impossibile lavorare”

Pubblicato il 14 maggio 2020 • Scuola e Asilo Nido

 

Sia il Comune di Sansepolcro che la Conferenza Zonale dell’Istruzione sono al lavoro per riaprire le scuole in maniera sicura e funzionale.

 

“Ce ne stiamo occupando in maniera seria e sinergica, nella consapevolezza che il settore della scuola non può che avere la massima priorità in un momento come questo – dichiara l’assessore Gabriele Marconcini -  Non a caso, è con questo spirito che nelle scorse settimane ci siamo adoperati per dare il massimo sostegno agli alunni e alle famiglie attraverso misure attivate direttamente dal Comune: rientra tra queste il “Pacchetto scuola”, un progetto permetterà di utilizzare i fondi statali e regionali disponibili per sostenere gli studenti del secondo ciclo nelle spese che dovranno sostenere per frequentare le lezioni scolastiche”.

Oltre a questo, durante l’emergenza sanitaria c’è stata l’importante collaborazione con la Protezione civile anche di altri Comuni, per consegnare il materiale necessario ai ragazzi per poter studiare. Alla luce delle nuove esigenze scolastiche che la pandemia ha delineato, “a nome della Conferenza Zonale Valtiberina abbiamo posto all’attenzione dell’ANCI e della Regione Toscana il problema del sottodimensionamento delle scuole montane del nostro comprensorio – continua l’assessore - cogliendo l’occasione per ribadire la necessità di derogare alle tabelle ufficiali ministeriali, anche alla luce delle nuove misure di sicurezza attualmente in discussione, che prevedono classi meno numerose. Nonostante il grande lavoro svolto, al momento siamo in grande difficoltà perché nonostante la recente approvazione del Decreto Rilancio, il Ministero non ha ancora definito i parametri specifici che dovranno essere rispettati e garantiti per il rientro a scuola a settembre”.

 

Questo, ovviamente, riduce fortemente la possibilità di mettere in atto misure con i dovuti tempi necessari: di fatto, gli amministratori, i dirigenti scolastici e gli insegnanti di tutta Italia non hanno ancora parametri concreti su cui lavorare. Alla luce di ciò, è impossibile programmare certi servizi o individuare eventuali spazi per garantire il funzionamento delle attività didattiche. “Ad esempio – si chiede Marconcini - come si può lavorare sul servizio mensa quando, al momento, non sappiamo neanche se potrà essere erogato? Oppure, su che basi procedere all’individuazione di spazi aggiuntivi quando non sono stati definiti gli organici che dovrebbero fisicamente presidiarli? Come organizzare i campi estivi, quando non abbiamo nessun parametro in merito su cui lavorare?”.

 

Queste risposte, ovviamente, non possono che arrivare dal Governo centrale. Indubbiamente le risorse a servizio delle scuole che sono state stanziate attraverso il “Decreto Rilancio” sono importanti (anche se per l’infanzia non sono state previste misure significative), ma a oltre a queste servono urgentemente dei parametri certi. E qui subentra un problema che da giorni, a livello ministeriale, sta animando il dibattito sulla scuola, ovvero quello che, in vista del prossimo anno scolastico, i gruppi politici che esprimono l'attuale Governo non riescono a trovare: un accordo sulle modalità di assunzione del personale docente. Di conseguenza gli amministratori comunali, i dirigenti scolastici e gli insegnanti stanno ancora attendendo un decreto specifico sulla scuola che però tarda ad arrivare.

 

“Di certo non appena avremo aggiornamenti su questo fronte non ci faremo trovare impreparati – conclude l’assessore -  Nel frattempo, non può che lasciare perplesso il fatto che nel mezzo di questa impasse, gli stessi due gruppi politici che a Roma si sono impantanati su questa discussione e che stanno rallentando l'emanazione delle tanto attese disposizioni, a Sansepolcro chiedano se a livello comunale abbiamo già individuato soluzioni per far ripartire efficacemente i servizi scolastici a settembre”.