Addio a Giulietto Chiesa
Pubblicato il 26 aprile 2020 • Cultura
L’Associazione Cultura della Pace e il Comune di Sansepolcro esprimono profondo cordoglio per l’improvvisa scomparsa del giornalista Giulietto Chiesa, Premio Nazionale “Cultura della Pace-Città di Sansepolcro”, VI Edizione (anno 2003).
Uomo di grande cultura, giornalista preparato ed esperto di globalizzazione e di politica estera, fu premiato per il suo libro “La guerra infinita”, pubblicazione di grande lucidità e per molti versi profetica, che di fatto poneva in essere una riflessione sul dominio globale a livello economico perpetuata dalle varie potenze mondiali.
Giulietto Chiesa fu premiato per la sua attività di giornalista libero, senza vincoli e capace di ricercare la verità, anche quella più scomoda o, per i più, non opportuna da raccontarsi.
Leonardo Magnani dell’Associazione Cultura della Pace, ricorda Chiesa come “profondo conoscitore dei meccanismi economico-sociali attuati dalle grandi potenze, capace di mantenersi sempre contrario alla guerra come mezzo di risoluzione dei conflitti e di conquista economica e che comprese, prima di altri, i rischi di una globalizzazione selvaggia usata come arma per la conquista di settori economici strategici, anche a scapito del benessere di gran parte del mondo”.
Il giornalismo perde una voce fuori dal coro, magari a volte spiazzante e capace di mettere in crisi conoscenze acquisite, ma sempre tesa alla ricerca della verità e con forte onestà intellettuale.
“Da Sansepolcro non possiamo che unirci ai tanti messaggi di cordoglio. Giulietto Chiesa non sarà ricordato soltanto per essere stato un grande giornalista, ma anche per essersi adoperato in un’estenuante opera di denuncia di tutte le guerre. Sia la sua attività professionale che il suo impegno politico, infatti, sono sempre stati svolti perseguendo l’incondizionato valore della pace. Legato da anni a Sansepolcro, Chiesa sarà ricordato dalla nostra comunità come un prezioso esempio di coerenza e libertà”, conclude l’Assessore alla Cultura del Comune di Sansepolcro, Gabriele Marconcini.