Una delegazione di alunni valtiberini ad Auschwitz con il Treno della Memoria
Pubblicato il 21 gennaio 2019 โข Scuola e Asilo Nido
Anche i ragazzi dell’ITE “L. Pacioli” di Sansepolcro tra gli oltre 500 alunni toscani partecipanti
Partito ieri l'undicesimo Treno della Memoria: tra i 550 alunni toscani che visiteranno il campo di concentramento di Auschwitz ci sono anche i ragazzi dell'Istituto Tecnico ed Economico "L. Pacioli" di Sansepolcro. Il progetto, promosso dalla Regione Toscana, si pone come obiettivo quello costruire una forte consapevolezza sul tema della guerra e dei conflitti, affinché da questa si possa rafforzare un comune sentire europeo.
Gli alunni dell'ITE sono accompagnati dalla prof.ssa Patrizia Fabbroni, docente di italiano e storia con la quale i ragazzi hanno avuto modo di sviluppare il tema della guerra e dell'Olocausto durante le ore di lezione a scuola. “La partecipazione dei nostri ragazzi al Treno della Memoria - commenta Patrizia Fabbroni - rappresenta un momento fondamentale per la loro crescita come cittadini consapevoli, nuovi testimoni dei tragici eventi provocati dai totalitarismi nazifascisti”.
“Siamo soddisfatti che a questo progetto abbiano preso parte anche i ragazzi di una nostra scuola - ha commentato l'assessore biturgense all'Istruzione Gabriele Marconcini - perché Sansepolcro, Città Cultura della Pace, vuole e deve continuare ad investire sulla costruzione di una rinnovata coscienza che sia fortemente improntata sui valori della nonviolenza, della tolleranza e, più in generale, sul rispetto della dignità umana. Crediamo che su questo ambito, al di là dei doverosi appuntamenti celebrativi, ci sia bisogno di svolgere un lavoro organico e costante; un lavoro che non può essere circoscritto a singoli comparti, ma che deve coinvolgere attivamente scuole, istituzioni e realtà associative. Proprio per questa ragione, già prima della scorsa estate, come Comune abbiamo cercato di dialogare sinergicamente con la Regione e le nostre scuole affinché nell'ambito di questo progetto educativo fosse garantito un efficace raccordo fra l'ente promotore e il nostro territorio.”