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Pubblicato il 13 marzo 2023 โข Comune
Nel corso della seduta di sabato scorso, il consiglio comunale ha provveduto all’approvazione del Bilancio di previsione finanziario 2023-2025. L’atto è passato con i voti favorevoli dei gruppi di maggioranza, l’astensione di Fratelli d’Italia-Sansepolcro Futura e il parere negativo di Pd-In Comune e Adesso-Riformisti.
“Il lavoro che di concerto agli uffici abbiamo portato avanti sul tema” spiega l’assessore Alessandro Rivi “ha tenuto conto di alcuni punti cardine che hanno condizionato fortemente la previsione effettuata. Su tutti l’aumento del costo dell’energia, stimato in circa 600.000 euro. Poi gli adeguamenti contrattuali del personale dipendente (135.000 euro in più), la diminuzione dei contributi statali, l’aumento dei costi dei beni e dei servizi in generale. Siamo di fronte ad un’analisi finanziaria che deve fare i conti con le sue entrate correnti reali e non drogate da situazioni di straordinarietà come nel recente passato, fermo restando che dal lato della spesa le emergenze restano. Anche l’abitudine innaturale e in via di principio errata di destinare storicamente 100.000 euro di oneri di urbanizzazione a copertura della spesa corrente è prassi che riteniamo di dover fermare. La città ha bisogno di investimenti e per tanti anni le risorse sono finite in un calderone a cui non appartengono per natura”. “Come ovviare a questa situazione e come operare?” continua l’assessore Rivi “Dopo attenta analisi e dopo aver esaminato la situazione tariffaria dei comuni della provincia aretina e dei comuni limitrofi, abbiamo ritenuto di effettuare una modifica su un’unica imposta, l’addizionale comunale Irpef. L’aliquota dello 0,8% adottata è quella degli altri comuni provinciali e di quelli limitrofi come San Giustino e Anghiari, e rispetto a tanti altri siamo anche più virtuosi in quanto abbiamo una soglia di esenzione per i redditi fino ai 10.000 euro, senza dimenticare che anche sull’Imu siamo su percentuali più basse di altri centri. Tengo quindi a precisare che l’effetto sarà sostanzialmente impercettibile da parte dei contribuenti. Tradotto in numeri significa un aumento di 2,50 euro mensili per i redditi da 10.000 a 15.000 euro, di 3,75 euro per i redditi fino a 28.000 euro, di 5,33 euro per quelli superiori a questa soglia. Se avessimo adottato scelte differenti, come ad esempio un allineamento dell’aliquota Imu sugli immobili commerciali, avremmo arrecato una difficoltà ben superiore alle attività commerciali, incidendo sulla sopravvivenza delle stesse e magari mettendo a rischio posti di lavoro. E’ fondamentale far passare il concetto che il Comune deve garantire servizi essenziali ai cittadini. Che stiamo cercando di migliorare come qualità e come quantità. Per farlo e per essere attrattivi anche rispetto alle realtà limitrofe, dobbiamo però necessariamente giocare ad armi pari”.
“Abbiamo in sintesi operato scelte analitiche, scrupolose e ben ponderate” conclude l’assessore “varando un bilancio che guarda avanti e che investe sulla città, con uno spirito di lungimiranza di cui il Comune e gli amministratori che verranno anche dopo di noi potranno beneficiare. Ribadendo che ci impegneremo durante l’anno per mettere in piedi, come nel 2022, somme a disposizione delle fasce più deboli, la cui entità dipenderà sempre dall’evolversi della situazione generale e dalle risorse a disposizione”.