Ripristino della Ferrovia Centrale Umbra, lettera agli assessori regionali

Pubblicato il 14 gennaio 2021 • Trasporti Pubblici

 

 

Ecco la lettera che i sindaci di Sansepolcro (Mauro Cornioli), Città di Castello (Luciano Bacchetta) e San Giustino (Paolo Fratini) hanno indirizzato ai rispettivi assessori regionali alle Infrastrutture, Mobilità e Opere Pubbliche per chiedere principalmente un tavolo di confronto per il ripristino della FCU nel tratto Città di Castello-San Giustino-Sansepolcro.

Ecco il testo:

 

“Egregio Assessore Regionale,

 

Le scriviamo questa lettera per chiedere principalmente un tavolo di confronto inerente il ripristino della Ferrovia Centrale Umbra (FCU) nel tratto Città di Castello – San Giustino – Sansepolcro.

 

Purtroppo, dopo 100 anni di onorato servizio, dal 12 settembre 2017 questo tratto è un binario morto e non è dato capire quando riprenderà la circolazione su tutta la linea ferroviaria. Nonostante la Regione Umbria abbia predisposto un Piano operativo di interventi, d’intesa con il Governo nazionale, per la riqualificazione e la messa in sicurezza dell’intera tratta della FCU, le risorse messe in campo ad oggi ci risultano del tutto insufficienti per completare i lavori su tutto l’asse ferroviario e per consentire di operare un investimento strategico sull’intera infrastruttura regionale, con l’obiettivo di interconnettere FCU con l’infrastruttura ferroviaria di competenza dello Stato, con evidenti benefici relativamente all’abbattimento dei tempi di percorrenza e alla qualità del servizio.

 

Purtroppo va detto anche che nel frattempo ci risultano saltati tutti i cronoprogrammi. Il 2019 avrebbe dovuto vedere la rinascita della Ferrovia FCU Centrale Umbra ed il definitivo passaggio dalla gestione da Umbria Mobilità a Rete Ferroviaria Italiana. L’auspicio è che si torni presto a trasportare nella sua interezza studenti, lavoratori e turisti con notevole aumento dei servizi e beneficio ambientale.

 

Infrastrutture efficienti sono fondamentali per lo sviluppo di un territorio ed è per questo motivo che l’Alta Valle del Tevere guarda con molto interesse le risorse e i programmi del Recovery Plan. La fetta più grossa (circa 19 miliardi) andrà al completamento delle linee ferroviarie di Alta velocità, in sintonia con le indicazioni di Bruxelles che privilegiano il trasporto su rotaia rispetto a quello stradale. A questo proposito riteniamo che la costruzione della stazione Medioetruria oltre ad essere un progetto sostenibile, che ha un bacino di utenza di circa due milioni di utenti, analogo e forse superiore a quello della stazione Mediopadana tra Bologna e Milano, è per noi prioritaria.

 

Non vi è dubbio che la stazione di Medioetruria e la sua interconnessione con lo sfondamento a nord della Ferrovia Centrale Umbra, costituiscano un’opportunità di straordinaria importanza per gli utenti dell’Umbria e della Toscana. Per le nostre regioni, in particolare, agganciare l’alta velocità significa non solo velocizzare i collegamenti soprattutto verso il nord, da Bologna a Milano a Torino, ma avere positive ricadute sull’intero sistema del trasporto regionale, sia ferroviario che su gomma. Insomma un vero e proprio motore di sviluppo per il nostro territorio.

 

Rimanendo in attesa di un sollecito riscontro, si coglie l’occasione per inviare distinti saluti”.