Palazzo delle Laudi, siglato l'atto di acquisto da parte del comune
Pubblicato il 23 agosto 2024 • Comune
Via libera all’acquisto di Palazzo delle Laudi. Nella mattinata di venerdi sono stati apposti i sigilli per l’atto che sancisce il passaggio della storica struttura dal Demanio al Comune, e che prevede ora il versamento di 15 rate annuali allo Stato come prezzo per la definitiva acquisizione. A solennizzare l’evento con tanto di firme sul contratto da una parte il sindaco Fabrizio Innocenti, dall’altra l’ingegner Antonella Vadalà, responsabili servizi territoriali per Arezzo e Firenze dell’Agenzia del Demanio.
“L’acquisizione di Palazzo delle Laudi è un traguardo fondamentale per la Sansepolcro di oggi e di domani. Fin dal mio insediamento come sindaco ho riflettuto a lungo su questa opportunità, esplorando con convinzione la strada che potesse permettere di raggiungere l’obiettivo. Un edificio storico situato in pieno centro, fra i più antichi e prestigiosi del Borgo, sede da decenni delle istituzioni cittadine, per l’uso del quale ogni anno abbiamo sin qui versato somme notevoli per il canone di affitto essendo lo stesso di proprietà demaniale. Da oltre un anno ho avuto contatti e incontri con i rappresentanti dello Stato, esponendo l’idea di arrivare ad un accordo per il suo acquisto e verificarne la possibilità concreta. Un lavoro paziente e anche faticoso, ma che alla fine ha raggiunto l’obiettivo. Anche perché dall’altra parte ho incontrato interlocutori disponibili e propensi ad abbracciare la nostra ferma volontà. Oggi che l’atto è stato siglato ed è finalmente realtà mi ritengo soddisfatto. L’accordo raggiunto permetterà di acquisire interamente la struttura al saldo di quindici rate complessive da versare allo Stato, anche con un risparmio rispetto a quanto pagavamo sin qui per una struttura non nostra. Dopodiché Palazzo delle Laudi sarà autentico patrimonio della città e non più bene in affitto. Un traguardo fondamentale per Sansepolcro, per le generazioni dei futuri amministratori, per un’intera comunità che potrà riappropriarsi di un suo edificio storico per gli usi che riterrà più consoni”.