Rigenerazione urbana: 94mila euro per il recupero della stazione ferroviaria di Sansepolcro. Il progetto

Pubblicato il 2 ottobre 2019 โ€ข Lavori Pubblici , Urbanistica ed Edilizia

L’intervento, finanziato dalla Regione, prevede il recupero dei locali che RFI ha definito non funzionali. Il piano completo dei lavori

Un’importante opportunità per restituire nuova vita ad un’area strategica di Sansepolcro. Il progetto di riqualificazione della stazione ferroviaria presentato lo scorso giugno dal Comune ha ottenuto un finanziamento di 94.000 euro nell’ambito dei fondi stanziati dalla Regione Toscana per la rigenerazione urbana. La proposta elaborata dall’amministrazione comunale ha ottenuto il quarto punteggio tra i 58 progetti in gara, presentati da 49 comuni di tutta la regione.

Da tempo l’intera area della stazione biturgense versa in condizioni precarie. Tale situazione di degrado, dal 2010 ad oggi, è progressivamente peggiorata anche in virtù della temporanea dismissione del traffico ferroviario tra Sansepolcro e l’Umbria a causa dei lavori di manutenzione e messa in sicurezza della linea ferroviaria attualmente in corso. Il crescente stato di abbandono ha comportato di conseguenza anche utilizzi impropri di quest’area, soprattutto nelle ore notturne. La rigenerazione dell’area della stazione, dunque, riveste ad oggi un ruolo di fondamentale importanza per il decoro della città sia estetico e funzionale che sociale ed economico.

Il progetto per la riqualificazione della stazione si basa sull’implementazione della struttura con funzioni a corredo della città ed in sintonia con il futuro punto di interesse costituito dal nuovo percorso costruito sull’ex sedime della ferrovia Arezzo – Fossato di Vico. Sia le facciate che gli infissi dell’edificio saranno completamente restaurati, così come il manto di copertura, le finiture interne e l’impiantistica. L’intervento favorirà inoltre la creazione di uno spazio pubblico attraverso l’allestimento di una piccola piazza attorno all’edificio. Il tutto, con un’attenta conservazione degli aspetti storici dell’edificio.  Per quanto riguarda la destinazione d’uso, i locali al piano terra e al primo piano – quest’ultimo originariamente destinato alla residenza del capotreno – vedranno la creazione di aree polifunzionali concepite per ospitare attività pubbliche e realtà associazionistiche.

“Una notizia importante che gratifica l’impegno della nostra amministrazione nel riqualificare un punto di ritrovo fondamentale per la città – dichiara il vicesindaco ed assessore ai Trasporti Luca Galli – queste risorse ci permetteranno finalmente di intervenire concretamente favorendo nuove destinazioni d’uso a spazi oggi in stato di abbandono. A scanso di equivoci, il progetto non implica la chiusura della tratta ferroviaria, anzi: una volta ripristinato il percorso e concluso il progetto di rigenerazione dei locali ritenuti non funzionali da RFI, cittadini e viaggiatori potranno usufruire di nuove aree strategiche per le attività di natura pubblica, come ad esempio quelle turistico-commerciali ed associazionistiche. A tal proposito, in attesa di attivare le procedure per manifestazione d’interesse, siamo fin da ora aperti a proposte e spunti da parte dei nostri concittadini per sfruttare al meglio questa grande opportunità.”