๐๐๐๐๐ ๐๐๐๐๐๐ - ๐๐ ๐๐๐๐๐ ๐๐๐๐๐ ๐๐๐๐๐๐๐๐๐๐
Pubblicato il 27 giugno 2023 โข Comune , Cultura , Manifestazioni
Dal 2 luglio al 30 settembre 2023 Museo Civico di Sansepolcro, Via Niccolò Aggiunti 65, Arezzo
๐๐ซ๐ข๐ฌ ๐๐จ๐ง๐ญ๐ข๐ง๐ข ๐๐จ๐ง๐ญ๐๐ฆ๐ฉ๐จ๐ซ๐๐ซ๐ฒ ๐ ๐๐จ ๐๐ญ๐ฎ๐๐ข๐จ๐ฅ๐จ ๐’๐๐ซ๐ญ๐, presentano LE PORTE DELLA PERCEZIONE, la mostra personale dello scultore svizzero Simon Berger curata da Sandrine Welte e dal prof. Pasquale Lettieri visitabile nel Museo Civico di Sansepolcro dal 2 luglio al 30 settembre 2023.
In questa esposizione patrocinata dal Comune di Sansepolcro e dall’Assessorato alla Cultura, Simon Berger abbraccia l'eredità artistica della città come punto di partenza per un commento che si sviluppa dal libro autobiografico di Aldous Huxley pubblicato nel 1954 che in cui l’autore descrive la Resurrezione di Piero della Francesca come "il più grande quadro del mondo", salvandolo così dai bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale. Successivamente, nel suo resoconto autobiografico, lo scrittore inglese esamina l'opera dell'artista rinascimentale con riferimento ai panneggi, aprendo così la semantica della contemplazione a nuove modalità di visione. Con Le porte della percezione, l'artista svizzero si impegna nell'indagare proprio questi meccanismi della mente che osserva, quell'universo solitario in cui l'infinita vaghezza dell'immaginazione e del concepimento si fondono insieme.
Attraverso un'installazione immersiva di tele di vetro a forma di scatola, vengono replicate le strutture labirintiche dell'intelletto umano, giocando con l'illusione della vista e la seduzione dei sensi.
Nelle sue opere Simon Berger trasforma l’atto stesso della distruzione in una possibilità, delineando un nuovo paradigma di anti-creazione che risuona attraverso le fessure e le pieghe che incide con il martello. I suoi ritratti lacerati portano lo sguardo nel groviglio di ferite trasparenti che lui chiama “morfogenesi”. Pioniere di questa tecnica, attraverso la distruzione, l’artista permette alla bellezza di emergere.
Il martello non è più un semplice uno strumento ma diventa un amplificatore di effetti. A questo proposito la curatrice Sandrine Welte racconta: “L'idea di audaci colpi di martello su una superficie vitrea suscita immagini di distruzione, demolizione, obliterazione. Tuttavia, l'artista svizzero padroneggiando il suo mezzo preferito, forgia crepe e pieghe in linee di indagine che alla fine si trasformano in qualcosa di figurativo e di fascino ipnotizzante.”
In merito all’espressione artistica di Berger, il prof. Pasquale Lettieri sottolinea: “Il suo concetto di opera appartiene ad una elaborazione culturale che concepisce la creazione artistica come un fenomeno capace di comprendere l’aspetto materiale e quello immateriale, in una realtà oggettuale che non fa riferimento alla bellezza, come misura e come ritmo, ma alla sublimità come sconfinamento nell’infinito che comincia in qualsiasi punto e non finisce da nessuna parte.”
Il Sindaco Fabrizio Innocenti: “La mostra “Le porte della percezione”, personale del talentuoso artista svizzero Simon Berger, è per noi motivo di orgoglio dato che sarà la splendida cornice del Museo Civico ad ospitare le sue affascinati opere. La straordinaria capacità del maestro Berger di lavorare il vetro darà lustro alla nostra città che lo ospiterà nei mesi in cui il museo gode di tantissime visite da parte dei turisti che provengono da diverse città italiane e da molti paesi esteri.”
L’assessore Francesca Mercati: “Le maestose opere rinascimentali custodite nel piano nobile del Museo Civico di Sansepolcro faranno da preludio per una mostra, quella di Simon Berger, allestita nella “Sala delle Pietre”, che catturerà il visitatore sia per la particolarità delle sculture vitree che per il contesto ambientale, che predispone la mente di chi lo vive ad immergersi interamente nel contesto che lo circonda. Per questo siamo certi che questa mostra avrà un grande successo e siamo particolarmente felici, ma ci sentiamo anche onorati, del fatto che l’artista abbia scelto la nostra città per poter esibire il suo talento.”
Ugo Agostinelli, organizzatore con Cris Contini Contemporary della mostra, rafforza la sua stima per l’artista sostenendo come “Le porte della percezione” siano “una metafora molto importante che mi lega ad un pensiero prezioso: il museo civico, nonostante la sua natura espositiva totalmente differente, apre le sue braccia a Simon Berger e alla sua contemporaneità dirompente; il principio che sta alla base di questa percezione è che l’arte è un linguaggio unico, indiscutibile e universale, che si realizza senza impedimenti o barriere di qualsiasi tipo. Mi auguro che Simon, con questo colpo di martello possa sancire l’apertura del museo al contemporaneo aprendo la strada a future esposizioni di questo tipo, nella speranza che l’opera di cui ci farà dono, rimanga come impronta indelebile per le future generazioni.”
La reciprocità di questo dialogo tra passato e presente viene sugellata dalla donazione di Simon Berger dell’opera “Eyes of Perception” che entra così a far parte della collezione del Museo Civico di Sansepolcro.